Bonus mobilità 2020 e incentivi per acquisto bici: come funziona?
Il 19 maggio 2020 è stato pubblicato il Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale e la novità è che le misure che nella bozza erano contenute nell’articolo 205 sono state trasferite integralmente nell’articolo 229 e fanno parte del Capo VII di competenza del Ministero dell’Ambiente.
Chi può accedere al bonus bici?
Il Decreto Rilancio all’articolo 229 (nella bozza era il 205, ndr) dichiara che possono accedere al bonus bici tutte le persone maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia oppure nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Restano pertanto esclusi i residenti in piccoli comuni di provincia.
A quanto corrisponde il bonus bici?
L’incentivo per l’acquisto di nuove biciclette è pari al 60% della spesa
sostenuta e, comunque, in misura non superiore ai 500 euro. Cosa vuol dire? Se deciderai di acquistare una bicicletta del valore di 1.000 euro, non riceverai 600 euro di bonus, ma 500. Allo stesso modo, se acquisterai una bicicletta del valore di 400 euro riceverai al massimo 240 euro di bonus e così via. Per poter ottenere tutti i 500 euro di bonus sarà necessario effettuare un acquisto del valore di almeno 833 euro (che verrà a costare dunque 333 euro).
Quante biciclette può acquistare ogni persona?
L’art. 229 del Decreto Rilancio parla chiaro: ogni persona maggiorenne residente nei comuni interessati ha diritto al bonus per l’acquisto di solo una bicicletta, e-bike o mezzo di micromobilità.
Quali veicoli rientrano nell’incentivo?
Non solo le biciclette tradizionali e le bici pieghevoli ma anche le e-bike, e quindi biciclette a pedalata assistita, utili a rinunciare definitivamente all’auto, oppure i nuovi mezzi della micromobilità elettrica come monopattini elettrici, overboard, monowheel. Il buono è retroattivo al 4 maggio 2020, quindi a partire dalla fine della Fase 1, e durerà fino al 31 dicembre 2020.
Come avviene lo sconto?
Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e, non appena sarà online, accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del Ministero dell’Ambiente e accessibile anche dal suo sito istituzionale”. Sarà dunque il Ministero dell’Ambiente, come confermato dal Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a seguire l’iter per l’erogazione del bonus.